Prova SYM HD 300: Honda SH300 nel mirino, o forse no!

SYM HD 300 – L’eterno dubbio tra ruote alte e ruote basse (che poi basse lo erano in passato, visto che i principali attori in questo segmento sono via via saliti a 14 e 15”, avvicinandosi parecchio ai 16 dei ruote alte) è legato all’utilizzo ed ai gusti degli utenti. I primi sono più maneggevoli e votati all’uso cittadino, i secondi offrono più capacità di carico e comfort, consentendo di affrontare meglio anche gli spostamenti extraurbani. In Italia (che però è l’unica eccezione in Europa) il mercato premia ancora più i ruote alte che i “cruiser”, con la famiglia Honda SH (da 125 a 300) leader incontrastata nelle classifiche (con il primo, secondo e quarto posto nel 2018), ma al terzo posto troviamo proprio il Beverly 300 che, di fatto, è l’avversario più vicino nelle sue caratteristiche al nuovo SYM HD 300. A distanziarli sono però le prestazioni, che fanno dell’HD 300 uno dei più potenti del suo segmento, grazie a ben 27 cavalli e 25,5 Nm erogati dal suo monocilindrico da 278 cc. I plus poi, volendo fare un parallelo con il re delle classifiche, la fanno i suoi ben 38 litri di sottosella, che si possono sommare a quelli del bauletto offerto di serie se scegliete questa opzione (+ 150 euro rispetto all’HD 300 “liscio”). Il tutto viene offerto ad un prezzo molto interessante di 4.500 euro, che si abbatte letteralmente fino a 3.760 con l’offerta in corso fino a fine ottobre 2019.

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CRUISER O RUOTE ALTE? L’HD 300 È QUASI UN COMPROMESSO TRA I DUE

Fin dal primo sguardo è chiaro che il nuovo SYM HD 300 è un ruote alte “anomalo”. Se siete abituati alle forme di un SH300 noterete subito, ad esempio, che la pedana non è piatta, per far spazio ad un telaio con una parte che attraversa proprio lo spazio tra i piedi del guidatore per garantire una rigidità e caratteristiche più sportive. Poi la sella è ampia e nasconde un vano di tutto rispetto, da ben 38 litri.  Quanto al suo look, determinanti sono anche le luci a LED, che hanno permesso di disegnare i gruppi ottici, con l’elemento principale sul manubrio, ma anche due “L” unite da un profilo cromato nella zona dello scudo. 

TELAIO E CICLISTICA NON SOLO DA CITTÀ

Pur essendo il più venduto da anni, il rivale giapponese SH300 non è propriamente il miglior scooter da utilizzare con frequenza fuori dal contesto urbano. In questo il SYM HD 300 si differenzia e si avvantaggia, perché comfort e stabilità sul veloce sono nettamente superiori. Paga pegno con un pizzico di agilità in meno nel traffico cittadino, ma il compromesso a nostro avviso è vincente. Si fa guidare così bene sulle strade ricche di curve, da non far rimpiangere nulla, nemmeno in un confronto con scooter di fascia 400 cc. Merito soprattutto del telaio in tubi d’acciaio con la zona del tunnel che sostiene il cannotto e migliora la rigidità del mezzo. La buona frenata, che impone solo una pressione generosa sulle leve nelle staccate più impegnative, agisce sui due dischi da 287 e 260 mm. Buona l’azione dell’ABS, non troppo invasivo nemmeno su fondi sconnessi. La potenza di circa 27 cavalli arriva a 8 mila giri, mente la coppia di 25.5 Nm a 6 mila, proprio il regime dove più spesso lavora il monocilindrico. I consumi del SYM HD 300 sono davvero ottimi, con un dato rilevato nel nostro test di circa 28 km/l, contro i circa 25 km/l che abbiamo rilevato nella prova dell’Honda SH300 2019, con un analogo tipo di utilizzo e percorso. A fronte dei 10 litri di serbatoio anche l’autonomia è a prova di un utilizzo turistico, visto che siamo ben oltre i 250 km.
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CONCLUSIONI E PREZZI

Per quanto riguarda il prezzo, l’HD 300 è disponibile “liscio” o con il bauletto, rispettivamente a 4.500 e 4.650 euro, ma è in corso una promozione (fino a tutto ottobre), che sconta il saldo di ben 740 euro per il primo ed addirittura 820 per il secondo, portando gli importi a 3.760 e 3.830 euro. Dando un occhio al listino, questa proposta di SYM non offrirà il sistema keyless o il controllo di trazione, ma è più “tutto fare” se viaggiate spesso e con un prezzo di listino di oltre mille euro più basso di un SH300 (e la differenza aumenta in modo consistente con l’attuale promozione). Siamo più vicino al costo del Piaggio Beverly 300, che però si ferma a 21 cavalli, contro i 27 del rivale made in Taiwan.